Dopo che Venezia è stata venduta da Napoleone agli Austriaci, Jacopo Ortis, giovane ufficiale italiano costretto all'isolamento, dà sfogo, nelle lettere all'amico Lorenzo, a tutto il suo dolore angoscioso e all'odio nei confronti dello straniero. Convinto dalle suppliche della madre di fuggire da Venezia e mettersi in salvo, Jacopo si era infatti rifugiato in un paesello sui colli Euganei da dove viene a sapere con amarezza delle terribili persecuzioni austriache antirivoluzionarie che si stanno svolgendo nella sua città